Affitti su del 2% nel primo trim del 2022. Scopri i canoni nella tua città
A due anni dall’inizio della pandemia i prezzi delle locazioni hanno ripreso vigore raggiungendo quota 11,2 euro/m² mensili, dopo l’incremento del 2% maturato al termine del periodo gennaio-marzo 2022. Le richieste dei proprietari sono aumentate del 3,5% su base annua e del 14,2% rispetto all’ultimo trimestre pre-Covid (gennaio-marzo 2020), secondo l’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
Secondo Vincenzo de Tommaso, Responsabile del Centro Studi di idealista: “Lo stop imposto dal Covid al comparto sembra essere oramai alle spalle: l’offerta abitativa è stata infatti rapidamente assorbita riducendosi quasi ovunque, mentre negli ultimi trimestri la domanda ha subito una forte accelerazione. Nei prossimi mesi la spinta della domanda accumulata nel periodo di massima allerta sanitaria potrebbe indebolirsi; tuttavia, se la carenza dello stock di abitazioni destinate all’affitto diventerà un problema di lungo periodo probabilmente continuerà a far aumentare i canoni di locazione nel corso 2022”
Regioni
L’andamento dei prezzi regionali vede incrementi generalizzati in tutte le macroaree eccetto Piemonte (-4,7%) e Friuli-Venezia Giulia (-2,3%). Il maggiore aumento si è registrato in Trentino-Alto Adige dove le aspettative dei proprietari sono cresciute del 10,2%. Emilia-Romagna e Toscana evidenziano robusti incrementi, rispettivamente dell’8,9% e del 7,7%, seguite dalla Valle d’Aosta (7%). In crescita anche Lombardia (3,6%) e Lazio (1,2%). Gli aumenti più deboli spettano a Umbria (0,9%), Liguria, (0,7%) Campania (0,5%) e Puglia (0,4%)
La Lombardia (15,4 euro/m²) si conferma la regione più cara per gli affitti, davanti a Valle d’Aosta (14,4 euro/m²) e Toscana (13,8 euro/m²). Anche Trentino-Alto Adige (13,3 euro/m²), Lazio (12,3 euro/m²) ed Emilia-Romagna (11,6 euro/m²) si attestano con valori sopra la media nazionale di 11,2 euro. Sotto questa soglia di prezzo troviamo 14 regioni, dai 10 euro mensili della Sardegna, a scendere fino ai 5,5 euro del Molise, la regione più economica per gli affitti di casa.
Capoluoghi
60 capoluoghi presentano prezzi di richiesta più elevati rispetto a tre mesi fa. Ancona e Cesena (entrambe con una variazione del 10%), sono le città i cui canoni di locazione sono cresciuti di più negli ultimi mesi, davanti Parma (8,3%). Altri 14 centri sono compresi in una forchetta che va dal 7,6% di Padova al 5% di Bari e Sassari. All’opposto della tendenza, le contrazioni maggiori spettano a Trapani (-7,5%), Agrigento (-4,7%) e La Spezia (-4,4%).
Quanto ai principali capoluoghi italiani, a parte Torino (-4%) e Napoli (-0,6%) che segnano una battuta di arresto, fanno registrare aumenti Bologna (6,2%), Milano (5,7%), Firenze (3,5%), Palermo (3,2%), Roma (1,2%) e Venezia (0,9%).
Milano raggiunge i 20 euro al metro quadro, dominando il ranking degli affitti, davanti a Firenze (15,5 euro/m²) e Venezia (15,2 euro/m²). Prezzi sopra la media nazionale anche per Bologna (15 euro/m2) e Roma (13,3 euro/m2). Nella parte bassa della graduatoria dei prezzi troviamo Vibo Valentia (4,6 euro/m²), che precede Agrigento (4,7 euro/m²), Reggio Calabria ed Avellino (5 euro/m²) tra le città più economiche per l’affitto.
Province
Il 75% delle aree provinciali chiude i mesi invernali in terreno positivo con condizioni di volatilità dei prezzi che interessano particolarmente le aree di maggiore interesse per l’affitto turistico come Lucca (30,4%), Rimini (27,7%) o Belluno (27%) a trainare questa tendenza positiva davanti ad altre 11 aree con crescite a doppia cifra, dal 18,4% di Latina al 10,2% di Catanzaro. Alessandria è l’unica provincia a presentare prezzi stabili rispetto a tre mesi fa. Di contro, i cali maggiori spettano a Grosseto (-19,4%), Vibo Valentia (-7,3%) e Brindisi (-7%).
Con una richiesta media di 22,4 euro mensili, Ravenna risulta essere la provincia con gli affitti più salati d’Italia, davanti a Lucca (22,2 euro/m²) e Rimini (19,3 euro/m²). Prezzi di locazione sopra la media nazionale in altri 18 mercati provinciali, dai 18,6 euro al metro quadro di Milano agli 11,3 di Oristano. All’opposto, le province più economiche sono Enna (5,1 euro/m²), Avellino (4,9 euro/m²) e Caltanissetta, fanalino di coda con 4,3 euro al mese.
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