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Case, vendite crollate (-27%) nel secondo trimestre 2020 a causa del lockdown

Un primo trimestre in netto calo, un secondo quarter in peggioramento. I dati sulle vendite di case in Italia nei primi mesi del 2020 registrano la crisi della chiusura delle agenzie, e di fatto del Paese, per il lockdown. Da aprile a giugno le vendite di case sono scese del 27,2%, secondo i dati dell’Osservatorio dell’agenzia delle entrate. Oltre 43 mila transazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Una discesa che varia in base alle dimensioni delle case. Poche le case piccole vendute (-34,8%), mentre per le abitazioni più grandi le compravendite sono scese del 22,5%.

Capoluoghi e non capoluoghi subiscono le stesse perdite. «È evidente che, anche in questo trimestre, il motivo della flessione rilevata sta nell’adozione da parte del Governo italiano, nei mesi di marzo e aprile, delle misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 che hanno condotto alla chiusura di tutte le attività non ritenute indispensabili e richiesto alle persone di non allontanarsi dalla propria abitazione se non per ragioni tassativamente necessarie» recita una nota.

Il mercato delle abitazioni è crollato (-57,7%) nel mese di aprile, a causa del lockdown, con variazioni negative che superano il 60% nel Mezzogiorno e nel Nord Ovest. La tendenza negativa continua anche nei mesi di maggio e giugno ma, con la progressiva riapertura di quasi la totalità delle attività economiche, con tassi di variazione tendenziale negativi meno elevati: rispettivamente -21,2% a maggio e-6,1% a giugno.

Il dato di giugno 2020 risente certamente della messa a rogito di accordi già preesistenti che non hanno potuto formalizzarsi davanti al notaio prima.

Tra le otto maggiori città la peggiore è Napoli (-35,8%), seguita da Palermo (-34,2%). Milano e Roma perdono oltre il 20%, la migliore è Genova.

fonte sole24ore

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