IL MERCATO DEGLI ATTICI AUMENTA LA PERCENTUALE DI ACQUISTO DI TAGLI AMPI
Analizzando le compravendite effettuate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, nel primo semestre del 2020 abbiamo rilevato che lo 0,7% è costituito da attici.
I tagli maggiormente compravenduti sono quelli che si collocano tra 101 e 150 mq che compongono il 36,8% delle transazioni, a seguire con il 29,1% delle scelte ci sono gli attici con ampiezza compresa tra 51 e 100 mq. Da segnalare un aumento delle percentuali di acquisto dei tagli più ampi: ad esempio le tipologie tra 151 e 200 mq passano dal 12,7% di un anno fa, all’attuale 19,7% ed anche le fasce superiori evidenziano percentuali in crescita. Il trend è probabilmente determinato anche dall’emergenza sanitaria in atto e dal periodo di lockdown che ha spinto gli acquirenti, laddove è stato possibile, a comprare metrature più ampie rispetto al passato.
Gli attici si acquistano soprattutto come abitazione principale (86,2%). Bassa la percentuale di compravendite per investimento che si attesta al 9,2%, percentuale comunque in crescita rispetto al primo semestre del 2019 quando si fermava al 7,9%. Da segnalare anche un 4,6% di acquisti di attici da utilizzare come casa vacanza.
L’età degli acquirenti di attici si distribuisce in modo abbastanza uniforme tra le diverse fasce di età, con una lieve prevalenza di acquisti da parte di persone dall’età compresa tra 45 e 54 anni (27,1%), mentre è più bassa la percentuale di acquirenti over 65. Rispetto ad un anno fa da segnalare un aumento della percentuale di acquirenti con un’età compresa tra 55 e 64 anni che passano dal 12,6% all’attuale 20,3%.
A comprare attici sono soprattutto coppie e coppie con figli che in totale compongono il 72,3% degli acquirenti, mentre sono single il 27,7% degli acquirenti, questi ultimi in lieve calo rispetto al primo semestre del 2019 quando si attestavano al 29,1%.
Infine, la compravendita di attici avviene grazie all’ausilio di un mutuo nel 51,7% dei casi, mentre il 48,3% degli acquisti avviene senza ricorso al credito. Quest’ultimo dato è in lieve controtendenza rispetto ad un anno fa quando gli acquisti con mutuo si fermavano al 45,5% del totale.